Burro, olio e colesterolo: quali grassi è meglio consumare?

Dei ricercatori tedeschi hanno analizzato gli effetti di differenti tipi di grassi sull’organismo stabilendo che i più efficaci contro il colesterolo sono gli oli di semi.

L’olio di oliva, tanto amato da noi italiani, è buono e sano, ma secondo un recente studio condotto presso il German Institute of Human Nutrition Potsdam-Rehbruecke, sarebbe l’olio di semi il più efficace nel contrastare il colesterolo cattivo, fra i grassi presi in considerazione.

Gli scienziati hanno analizzato i risultati di ben 54 studi diversi per evidenziare gli effetti del consumo di diversi tipi di grassi (animali, vegetali, liquidi e solidi), sui livelli di colesterolo nel sangue. Fra i prodotti analizzati c’erano: olio di cartamo, olio di semi di girasole, olio di colza, olio di semi di canapa, olio di semi di lino, olio di mais, olio d’oliva, olio di soia, olio di palma, olio di cocco, lardo, burro e sego.

I dati dell’indagine sono stati pubblicati su Journal of Lipid Research e mettono in luce innanzitutto che è bene sostituire i grassi saturi con quelli insaturi per proteggere la propria salute. In linea di massima vanno dunque preferiti gli oli vegetali rispetto ai grassi di origine animale. Gli oli vegetali risultano infatti avere un’azione benefica per la presenza di acidi grassi poli e monoinsaturi, naturali alleati del sistema cardiovascolare.

Tra gli oli vegetali, dall’analisi condotta, risultano essere più indicati in base agli effetti sul colesterolo, quelli di cartamo, di semi di girasole, di colza e di lino. Questi oli sono infatti efficaci nel ridurre i livelli di colesterolo, anche più di altri oli vegetali, fra cui l’olio di oliva.

Anche se si tratta pur sempre di indicazioni di massima dal momento che i dati analizzati riguardano ricerche condotte in condizioni eterogenee, i dati dello studio forniscono utili suggerimenti per proteggersi dai dannosi effetti dell’ipercolesterolemia.

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