Monitoraggio della pressione arteriosa (MAP)

Il Monitoraggio della pressione Arteriosa – Ambulatory blood pressure monitoring  (ABPM) è una metodica diagnostica usata in medicina per misurare la pressione arteriosa ad intervalli regolari durante le 24 ore. Viene effettuato in maniera assolutamente incruenta con il posizionamento di una apparecchiatura elettronica alla cintura collegata con un normale bracciale per rilevazione pressoria. L’esame avviene in maniera completamente automatica e quindi senza il minimo intervento del paziente che verrà invitato a svolgere una vita normale ma possibilmente tranquilla, evitando, per esempio la attività fisica o sforzi importanti.

Ha diverse indicazioni cliniche, tra cui l’accertamento diagnostico della presenza reale di uno stato ipertensivo, della ipertensione da camice bianco e la determinazione del profilo pressorio notturno.

L’analisi dei dati raccolti dal Monitoraggio della pressione Arteriosa delle 24 ore consente di suddividere i pazienti in diversi gruppi sulla base delle caratteristiche del profilo pressorio notturno. Durante il periodo notturno è fisiologica una riduzione dei valori pressori. Questo fenomeno è chiamato dipping. Si definisce dipper il paziente in cui la pressione sistolica media notturna si riduce tra il 10 ed il 20 % rispetto alla media diurna. Si definisce non-dipper il paziente in cui la pressione sistolica media notturna si riduce meno del 10 % rispetto alla media diurna. Si definisce reverse-dipper il paziente in cui la pressione sistolica media notturna si incrementa rispetto alla media diurna (perdendosi, dunque, il fisiologico ritmo circadiano della pressione arteriosa).

I fattori che influenzano il dipping notturno sono numerosi, la qualità del sonno ma anche la presenza di condizioni patologiche come le cause secondarie di ipertensione arteriosa, l’insufficienza renale cronica, lo scompenso cardiaco.

Il profilo pressorio notturno di tipo non-dipper sembra essere associato, secondo numerosi studi clinici, ad un maggiore danno d’organo, come per esempio la ipertrofia ventricolare sinistra, e ad una prognosi più sfavorevole nell’iperteso.

Un’altra valutazione di estrema importanza è la determinazione del fisiologico incremento della pressione arteriosa al primo mattino, noto come morning surge. L’analisi dei dati registrati durante un monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa delle 24 ore consente di quantificare questo incremento. La rilevanza clinica e prognostica di questo parametro, in accordo con quanto rilevato dalla American Heart Association, risiede nel dato che un eccessivo incremento mattutino della pressione arteriosa è un predittivo di incrementato rischio di eventi vascolari acuti, ed in particolare di ictus ischemico nell’anziano affetto da ipertensione arteriosa.

Più in generale, è stato dimostrato che il livello di danno d’organo nel paziente iperteso correla maggiormente con i dati raccolti mediante il Monitoraggio della pressione Arteriosa che con la pressione arteriosa clinica.